Armamenti non autorizzati

Con l'accusa di "arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero" (art. 288 codice penale), il G.U.P. del Tribunale di Bari ha rinviato a giudizio i due che, secondo l’impianto accusatorio, nel 2004 si occupavano, ovvero si definivano "operatori della sicurezza", i quali arruolavano personale per inviarlo in zone c.d. "calde" come l’Iraq. In quell’occasione, alcuni degli "operatori" vennero sequestrati e tenuti prigionieri per quasi due mesi dai ribelli iracheni, liberati poi dalle forze della coalizione, tranne uno che rimase vittima dei propri aguzzini. In sostanza, secondo il giudice, l'accordo professionale fu sottoscritto in Italia e per questo la decisione del suddetto rinvio a giudizio. Il processo comincerà il prossimo luglio dinanzi alla Corte d'Assise di Bari (Corriere della Sera).