Ingiurie

I giudici della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno parlato chiaro; “è davvero singolare che una persona, sorpresa mentre sta violando la legge con una condotta molto pericolosa per la vita degli altri, invece di chiedere scusa per il suo incivile comportamento reagisca in modo non solo inurbano, ma anche offensivo per chi sta soltanto facendo il proprio dovere per assicurare il rispetto della legge”. Per questo, ad un soggetto è stata confermata la condanna per ingiuria già inflitta dal Giudice di pace che, fermato dai Carabinieri perché sorpreso a parlare al cellulare mentre guidava, aveva riposto (omissis). La Suprema Corte, ha affermato che non è possibile negare la valenza offensiva alla frase pronunciata dall’imputato, in quanto “essa denota non soltanto disprezzo per il destinatario, ma anche la infondata accusa che i Carabinieri si dedichino ad attività inutili e vessatorie”. Sentenza n. 14311/2008.