sabato 31 marzo 2012

Il fenomeno droga in Umbria

Quella che una volta era considerata un’isola felice, l’Umbria, sembra stia lasciando sempre più spazio a qualcosa di diverso, almeno ciò è quanto dimostrano gli episodi di cronaca quotidiana tutt’altro che irrilevanti. Infatti, l'Umbria pare essere stabilmente in vetta alla classifica delle regioni dove sono effettuati più sequestri di sostanze stupefacenti. L’impegno delle forze dell’ordine è massimo, spesso con l’impiego delle unità cinofile indispensabili per questo tipo di operazioni. L’ultima in termini di tempo è di due giorni fa - dagli sviluppi a dir poco singolari - quando gli uomini della Guardia di Finanza di Perugia hanno tratto in arresto un soggetto per spaccio, trovato in possesso di un chilo di marijuana. L’uomo, alle contestazioni lui mosse, pensava bene di rispondere che il suo non era spaccio, bensì “attività sociale per i giovani”. Quale sarà mai in costui il grado d’intendimento di attività sociale? Mistero!

Combattere le infiltrazioni criminali

Istituzioni, sindacati, Confindustria e Gruppo Italcementi hanno siglato un accordo per garantire un tessuto economico meno esposto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e una maggiore legalità nel settore del cemento e del calcestruzzo. Il protocollo Stabilisce una serie di principi, di regole e di procedure per il rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità nel mondo del lavoro e della produzione. In estrema sintesi, ‘qualifica’ il personale dipendente, i clienti e i fornitori in un contesto di massima trasparenza dell’attività di impresa.

sabato 24 marzo 2012

Ancora su mafia e politica

Il Consiglio dei Ministri in un solo giorno ha sciolto ben sette comuni per presunte infiltrazioni mafiose. I provvedimenti sono stati disposti dal governo che, su proposta del Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha sciolto due comuni in Calabria, due in Campania, due in Sicilia e uno in Piemonte. Continua a leggere qui. Inoltre, sempre a proposito del contrasto alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche, il Ministro della Giustizia Paola Severino ha promesso che entro fine marzo le modifiche del Governo, riguardo alla nuova procedura per lo scioglimento di Comuni e Province da parte delle Prefetture, arriveranno a Montecitorio. Continua a leggere qui. Sembra, tuttavia, che non tutti sono d’accordo sulle nuove procedure in tal senso. Non credo, però, che su quest’ultimo punto ci sia tanto di cui meravigliarsi. Anzi, rimarrei esterrefatto dell’esatto contrario!

mercoledì 21 marzo 2012

La corruzione nelle piccole realtà locali

La corruzione amministrativa nelle piccole realtà locali, uno spaccato che ricalca il malaffare all’italiana nella gestione della cosa pubblica. Connivenze tra amministratori, impiegati pubblici, imprenditori e liberi professionisti locali, il tutto per due fini ben precisi: quello di inventare di sana pianta o gonfiare a dismisura appalti di opere finanziate con fondi pubblici e quello del tornaconto elettorale. Tanto è vero che in realtà di piccole dimensioni, accontentando poche famiglie, si ricavano tanti voti quanti ne bastano per rimanere incollati alla poltrona per anni e, quando ricorre il caso, di passare il testimone a chi si ritiene opportuno. Appalti che a volte, per fuorviare i più, anziché concederli a ditte del posto, se ne cercano delle compiacenti fuori sede, vicine, spesso, a certe organizzazioni. Preventivi e finanziamenti gonfiati generano fatture e parcelle altrettanto gonfiate, le quali producono un ingente gruzzolo di denaro che è redistribuito in nero tra tutti i consociati, per delinquere ovviamente. Una situazione che mi auguro possa far riflettere tanto il comune cittadino quanto l’amministratore e l'impiegato pubblico, quelli ingenui ma onesti, affinché si rendano conto di chi in realtà si nasconde dietro la maschera perbenista.

martedì 20 marzo 2012

Consapevolezza e autocontrollo

A quanto sembra, non sempre gli addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo hanno consapevolezza del proprio ruolo professionale e sociale. Quindici giorni di chiusura forzata per una nota discoteca del varesotto, dove sabato scorso alcuni clienti sono stati vittime di un’aggressione omofoba per opera della security del locale. Già nel 2008 - per motivi di ordine e sicurezza pubblica - il Questore aveva preso un provvedimento analogo riguardo alle ripetute risse che si erano verificate.

venerdì 16 marzo 2012

Stranieri e integrazione sociale

Dal 10 marzo è in vigore il regolamento del nuovo accordo d’integrazione tra lo straniero e lo Stato italiano. L’accordo d’integrazione - della durata di due anni prolungabile di un anno e solo per una volta - rivolto agli stranieri che al momento dell’ingresso in Italia hanno più di sedici anni, è firmato in prefettura o in questura nel momento in cui è fatta richiesta del permesso di soggiorno. All’accordo è collegato un sistema di punti, assegnati d’ufficio al momento della firma, che inizialmente sono sedici e rappresentano l’ipotetica conoscenza a livello base della lingua e della cultura italiana. Entro tre mesi dalla firma dell’accordo, lo straniero viene convocato per partecipare ad una sessione di formazione civica e di informazione sulla vita in Italia. La mancata partecipazione comporta la perdita di quindici crediti.

giovedì 15 marzo 2012

Trattativa Stato-mafia

Dall’ultima ricostruzione dei fatti ad opera della Procura della Repubblica di Caltanissetta sull’attentato del 19 luglio 1992 in cui rimase ucciso Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, emerge in maniera nitida come gli attentati mafiosi abbiano accompagnato – parallelamente all’inchiesta milanese meglio nota come Mani Pulite – il trapasso dalla prima alla seconda Repubblica. Scrivono i pubblici ministeri: “La tempistica della strage è stata certamente influenzata dall’esistenza e dalla evoluzione della cosiddetta trattativa tra uomini delle istituzioni e Cosa nostra” (Narcomafie).

venerdì 9 marzo 2012

Tav e criminalità

Che i lavori Tav possano trasformarsi in qualcosa di diverso e illecito sembra essere un rischio concreto. Lo afferma la Procura nazionale antimafia nella sua ultima relazione e le recenti indagini sulle cosche della ‘ndrangheta a Torino e Milano ne sono una forma di riprova. Pare che una delle aziende incaricate di costruire il tunnel esplorativo ha dato subappalti alla criminalità organizzata calabrese, la quale, proprio in Piemonte, per la precisione nella zona dei lavori in corso, ha piantato da qualche tempo le sue radici.

mercoledì 7 marzo 2012

Bambini e internet

Educare i bambini a confrontarsi e a muoversi nella rete, questo il fine dell’accordo siglato a Firenze il 2 marzo scorso fra l’Istituto degli Innocenti, la Fondazione Sistema Toscana e il Servizio della Polizia Postale a garanzia di Trool.it, il social network per l'uso consapevole del web che conta già oltre quattro mila piccoli blogger. Compito principale della Polizia Postale e delle comunicazioni è di garantire interventi rapidi nel rintracciare eventuali tentativi d’intrusione nel sistema o comunque di salvaguardare la sicurezza dei minori.

sabato 3 marzo 2012

Tecnologia e degrado del tessuto sociale

Ripropongo una notizia di alcuni mesi fa, ma sempre attuale. Un fenomeno che non può lasciare indifferenti quello della pornografia minorile per via telematica, ovverosia la messa in rete, attraverso social network, videoclip, eccetera - coscientemente o meno - di video amatoriali prodotti con i telefonini. Fenomeno questo che spesso avviene addirittura nelle aule scolastiche durante i momenti di pausa. Ragazzine che si fanno riprendere in atteggiamenti che non lasciano spazio a interpretazioni, il tutto per poche decine di euro, per meglio dire, spesso in cambio di ricariche telefoniche. Premesso ciò, quindi, una domanda sorge: i genitori vigilano adeguatamente e sistematicamente sul corretto utilizzo degli strumenti tecnologici a disposizione dei loro figli? Ragionevolmente ritengo di no, altrimenti i genitori di coloro i quali eseguono le videoriprese hard e le inseriscono nel circuito internet, o le scambiano con i coetanei, si accorgerebbero di ciò; e quelli delle ragazzine che evidentemente non chiedono soldi per la ricarica telefonica ma che in realtà la fanno, ibidem! Ulteriore tragicità di tale degrado sociale sta anche nell’incoscienza di questi ragazzi di non cogliere il fatto che poi è difficile far sparire dalla rete internet i video incriminati, che oltre a poter configurare una seria ipotesi di reato, un giorno, neanche tanto lontano, potrebbero essere conosciuti – come afferma il Garante della Privacy – dal datore di lavoro, dal padre del ragazzo con cui vorrebbero fidanzarsi o il fidanzato stesso. Meditate quindi! (Corriere della Sera).