sabato 30 giugno 2012

Natività: Patrimonio dell’Unesco

La decisione dell’Unesco di dichiarare la Chiesa della Natività, a Betlemme, patrimonio mondiale dell'umanità in pericolo non avrebbe reso tutti contenti. Del resto trattasi del primo sito in territorio palestinese ad ottenere la protezione dell’Unesco, e come per tutte le questioni che riguardano il Medio Oriente, anche questa, evidentemente, ha i suoi risvolti non del tutto positivi, almeno secondo il punto di vista di alcuni. Di fatto alcune nazioni hanno criticato tale decisione giudicandola una pericolosa combinazione di cultura e politica. Tuttavia, le motivazioni con cui la Palestina ha avanzato la candidatura riconducono al fatto che il sito, di valore universale eccezionale, ha urgente bisogno di attenzione per la mancanza di un regolare restauro della chiesa a causa della situazione politica in tutta l’area che vige dal 1967, cioè da quando Israele occupò i territori. Viceversa, a mio modesto parere, ritengo che tale occasione potrebbe invece essere una sorta di seppur esile filo conduttore di pacificazione di quell’area, sempre ammesso che ciò si desideri.

sabato 23 giugno 2012

Ancora caos in Egitto

Il Cairo. Un numero imprecisato di manifestanti sta in queste ore affollando piazza Tahrir, proseguendo, di fatto, il sit-in di protesta contro la giunta militare che va avanti ormai da qualche tempo. I manifestanti favorevoli al candidato alla presidenza dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi, rimangono in attesa dei risultati elettorali, previsti inizialmente per giovedì scorso e ora attesi entro domani. Tuttavia, secondo alcune fonti attendibili, sarebbero in corso delle trattative, ad alto livello, proprio tra il movimento Fratelli Musulmani e la giunta militare per raggiungere un accordo politico in cui rientrerebbe anche la nomina alla presidenza di Morsi, il quale ha bollato come semplici voci quelle secondo cui la sicurezza e la stabilità del paese sono minacciate dai Fratelli musulmani. Fonte: Il Messaggero. È ufficiale, Mohammed Morsi, candidato dei Fratelli Musulmani, è stato dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali in Egitto dalla commissione elettorale. Aggiornato al 24 giugno 2012 (TgCom24).

giovedì 21 giugno 2012

Don Ciotti si racconta

Fondatore del Gruppo Abele si è dedicato sin da subito al problema della tossicodipendenza, all’abuso di sostanze alcoliche, allo sfruttamento della prostituzione e alla tratta di esseri umani; per poi accogliere anche persone rimaste vittime da dipendenza dal gioco d'azzardo piuttosto che da internet. Come dice lui, il passaggio dal contrasto alle droghe a quello al narcotraffico è stato naturale, quindi la successiva dura lotta alla mafia altri non è stata che una logica conseguenza. Fonte: intervista pubblicata su “La Stampa” del 21 giugno 2012, reperita sul sito di Libera "Associazioni, nomi e numeri contro le mafie".

mercoledì 20 giugno 2012

La questione mediorientale

Quando diversi anni fa iniziai a seguire il fenomeno, è vero che lo conoscevo abbastanza, ma solo attraverso la cosiddetta carta stampata e più in generale per mezzo dei media nazionali (telegiornali, approfondimenti, documentari, eccetera). Insomma (così come mi ha definito un amico Musulmano profondo conoscitore dell’Islam) dapprima un appassionato della materia, in seguito un cultore esperto della stessa. Detto da lui mi lusinga. Quando la svolta? Sicuramente non appena incominciai a studiare taluni testi specifici (Corano in testa) scritti da autorevoli autori di indiscussa fama internazionale: europei, americani e arabi; ma anche attraverso tutta una serie di testimonianze da me raccolte da donne e uomini di religione musulmana di varie etnie che ho avuto la fortuna di conoscere nel tempo. Una fortuna non per tutti, ma che auguro a tanti di vivere, perché solo attraverso la conoscenza è possibile realmente di cogliere ciò che c’è di positivo nelle persone profondamente diverse da noi stesse per religione, razza, cultura ed esperienze di vita. Da questi punti di partenza l’idea di intraprendere un ambizioso progetto, quello concernente lo studio dei fenomeni politico-sociali del Medioriente soprattutto connessi all’appartenenza religiosa, nonché alla variante integralista della stessa, cioè al concetto di Guerra Santa (Jihad) così come erroneamente concepito da taluni fanatici religiosi e soprattutto se è possibile per i prossimi anni a venire una pacifica convivenza tra popoli professanti religioni per certi versi diametralmente opposte.

martedì 12 giugno 2012

Crisi e corruzione

Da più parti si sostiene che in Italia l'economia non cresce a causa dei troppi ladri e furbetti, attivi sia nella politica, sia nelle imprese, sia nella pubblica amministrazione. Del resto sono ancora una volta i dati a confermare questo deplorevole andazzo delle cose. Segnalo in proposito un interessante articolo pubblicato oggi dall’Espresso. Tuttavia, come ho già avuto modo di accennare brevemente nel post precedente dal titolo “Corruzione, appalti pubblici e non solo”, la questione non riguarda unicamente politici e amministratori pubblici, ma anche imprese e professionisti privati senza scrupoli che in qualche modo con il loro comportamento agevolano il funzionamento di questa macchina criminale, tale sia sotto il profilo di rilevanza penale, ma anche per ciò che riguarda la famigerata questione etica, morale o sociale più in generale. Diciamo pure che se nel privato non ci fosse chi scende a compromessi e/o chi ha paura di denunciare il lestofante di turno, evidentemente le cose andrebbero in una direzione diversa, verosimilmente opposta. Chi tra tutti questi soggetti (amministratori pubblici, politici o privati), beninteso quelli disonesti, pensano che basti organizzare, piuttosto che promuovere, piuttosto che partecipare, piuttosto che finanziare, manifestazioni culturali o iniziative del genere per lavarsi la coscienza o per mascherare la propria reale identità, bene, allora non hanno capito nulla, perché potranno ingannare molti, ma non tutti.

domenica 10 giugno 2012

Corruzione e appalti pubblici

Corruzione, appalti pubblici e non solo. Un fenomeno tutt’altro che irrilevante. Questo in linea di massima il tema del lavoro che sto portando avanti da qualche tempo e che presto vedrà la luce attraverso la pubblicazione di un saggio. Non solo, quindi, amministratori pubblici e politici conniventi con organizzazioni mafiose, bensì anche amministratori e politici che curano il “proprio orticello” attraverso il metodo consolidato ma illecito dei favoritismi personali, amicali e parentali; senza alcuna organizzazione criminale alle spalle o di supporto, tanto per intenderci. Si va dalla concessione di licenze edilizie o fantomatiche gare/appalti pubblici, i cui intestatari o aggiudicatari sono strettamente apparentati con coloro i quali deliberano in tal senso, ergo firmano gli atti; alle licenze commerciali concesse in base ad almeno due criteri. Nel primo caso qualora non vadano a creare un rischio concorrenza nei confronti degli stessi amministratori o prossimi congiunti, arrivando di solito a minacciare l’aspirante commerciante, artigiano, eccetera. Nel secondo caso qualora gli interessati siano disposti a versare una congrua “tangente”.

sabato 9 giugno 2012

Leggi e Costituzione

Con la Sentenza n. 147 del 4 giugno 2012, depositata il 7 giugno 2012, la Corte Costituzionale ha bocciato una parte del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2011, n. 111. La parte interessata riguarda quella che fissava l'obbligo di accorpamento in istituti comprensivi delle scuole dell'infanzia, elementari e medie che per acquisire l'autonomia devono essere costituiti con almeno mille alunni, ridotti a cinquecento per le istituzioni situate nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Ovverosia l’art. 19 comma 4 del Decreto Legge n. 98/2011, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo per violazione dell’art. 117, comma 3 della Costituzione essendo una norma di dettaglio dettata in un ambito di competenza concorrente. Ancora una volta i giudici delle leggi sono chiamati ad intervenire su alcune iniziative politiche che, di fatto, appaiono già dalla loro origine assai discutibili proprio sotto il profilo costituzionale.

venerdì 8 giugno 2012

Tra il vero e l’inverosimile

Il collaboratore di giustizia che ha permesso alla Procura di Caltanissetta di aprire un nuovo filone di indagini sulla strage di via D'Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta, conferma di aver procurato la Fiat 126 usata come autobomba, ma non sapendo in realtà a cosa sarebbe servita. Lo capì e collegò i fatti quella tragica domenica del 19 luglio del 1992 quando apprese dai telegiornali dell’attentato. La ricostruzione è stata fornita dal pentito nel corso dell’incidente probatorio davanti al Gip di Caltanissetta, nell’aula di Rebibbia a Roma. Questo è quanto lui riferisce, francamente mi sento di poter dire che come strategia difensiva diretta a tentare di attenuare la propria posizione processuale sta pure in piedi, viceversa, relativamente ad altro, ho qualche dubbio.

giovedì 7 giugno 2012

L’attentatore di Brindisi

Svolta nelle indagini sull'attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi in cui ha perso la vita la sedicenne Melissa Bassi. L'autore del folle gesto sarebbe un imprenditore. È giusto esultare per la sua cattura, tuttavia, quello che mi pare fuori luogo è vantarsi di averlo fatto. Si dice che la preziosa sinergia tra le forze dell’ordine ha portato a risultati abbastanza tempestivi. Bene, allora diciamo pure che di tempestivo c’è ben poco, perché a mio modesto parere se non era per le telecamere di videosorveglianza situate nei pressi della scuola, grazie evidentemente alla inverosimile propensione criminale dell’artefice, che tutto ha fatto tranne che evitarle, delle due l’una: o l’attentato rimaneva uno dei tanti fatti di sangue irrisolti; oppure finiva in galera qualche innocente. A dire il vero all’inizio dell’indagine un soggetto che non c’entrava nulla era stato sbattuto in prima pagina quale mostro! Comunque sia, al sospettato reo confesso è contestato il concorso in reato di strage aggravato dalla finalità di terrorismo perché, di fatto, l'effetto terroristico è stato oggettivamente realizzato, mentre il concorso, spiegano gli inquirenti, è contestato per coprire ogni eventualità in termini di possibili altre persone coinvolte.

A pagare sono sempre gli altri

La Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia per non aver concesso, per circa un decennio, le frequenze all'emittente televisiva Europa 7. La Corte ha riconosciuto un risarcimento di 10 milioni di euro per danni materiali e morali - contro una richiesta di due miliardi di euro - nonché 100 mila euro per le spese legali sostenute per presentare il ricorso a Strasburgo. Secondo la suprema Corte, nel non assegnare tali frequenze, le autorità italiane non hanno rispettato l'obbligo prescritto dalla Convenzione europea dei diritti umani di mettere in atto un quadro legislativo e amministrativo per garantire l'effettivo pluralismo dell’informazione (Il Messaggero). Quello che a mio modesto modo di vedere fa rabbia, è continuare ad assistere al fatto che a pagare è sempre il cittadino comune, mai i reali responsabili.

mercoledì 6 giugno 2012

Normandia, 6 giugno 1944

All’alba del 6 giugno 1944 le truppe americane, inglesi, canadesi, australiane, francesi, polacche e di altre nazionalità, davano inizio all’operazione “Overlord”, ossia l’apertura del secondo fronte in Europa Occidentale che avrebbe di lì a poco decretato la fase iniziale della fine del Terzo Reich, l’impero voluto e creato da Adolf Hitler, il Führer del popolo germanico del tempo. Di fatto, l’operazione “Overlord”, meglio nota come “D-Day”, ovvero “Decision Day”, relativa al clamoroso sbarco degli alleati sulle spiagge della Normandia (materializzatosi a dispetto delle analisi dei presunti strateghi gerarchi nazisti) rimane la più grande operazione di invasione anfibia mai realizzata nella storia di tutti i conflitti. Oltre tre milioni di uomini presero parte al macroscopico progetto, il cui studio iniziò dalla proposta avanzata da Churchill e Roosevelt fin dai tempi della Conferenza di Casablanca nel gennaio 1942.

sabato 2 giugno 2012

Mafia e caffè!

Mafia e commercio di caffè, un legame scoperto dalla Guardia di Finanza di Palermo che ha sequestrato, nell’ambito dell’operazione Coffee Break, cinque società del capoluogo siciliano, di cui due operanti nel settore del commercio all’ingrosso di caffè, due bar, e una palestra. Tutte le attività sono riconducibili a un 48enne palermitano pluripregiudicato ritenuto, in passato, uomo di fiducia di Totò Riina e per questo già condannato per associazione mafiosa. Si continua a indagare per verificare se vi sono altri bar, ristoranti ed esercizi commerciali che hanno dovuto loro malgrado acquistare il caffè dalle aziende incriminate (Narcomafie).