domenica 7 settembre 2014

Mafia e antimafia

SequestriA proposito dei beni sequestrati alle mafie, secondo un’indagine di alcuni quotidiani del Gruppo editoriale Espresso che evidenziano dove e quante sono le proprietà che le istituzioni confiscano alla criminalità organizzata, in diversi casi, dopo la confisca, le aziende falliscono e in altri i beni non sarebbero gestiti con la dovuta attenzione: «Così lo strumento principale di lotta alle cosche è diventato l’emblema dell’antimafia che non funziona. Tranne qualche rara eccezione. Ci sono i giovani che lavorano le terre che furono di ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. Ci sono le case dei padrini trasformate in centri per disabili. E qualche azienda che da Srl mafiosa si è trasformata in cooperativa di lavoratori onesti. Esempi unici che vanno avanti tra mille difficoltà, sfidando le resistenze dei mafiosi che vorrebbero riconquistare il loro territorio e l'indifferenza di buona parte della politica che sul contrasto alle mafie tace, salvo poi presentarsi alle commemorazioni per le vittime illustri […] Con buona pace di Pio La Torre, che inventò il reato di associazione mafiosa e il sequestro, e di tutti i magistrati uccisi che sull’idea del comunista ucciso da Cosa nostra hanno inflitto duri colpi ai clan». L’Espresso.