Marshall McLuhan

Accadde oggi, 31 dicembre 1980. Muore, a Toronto in Canada, all'età di 69 anni, il sociologo Marshall McLuhan, tra i primi studiosi a sottolineare l'importanza dei Media nella storia delle società moderne. Sono di McLuhan le espressioni “Villaggio globale” e “il Medium è il messaggio”, entrate ormai nell'uso comune.

“Partendo dall'assunto che qualsiasi mezzo di comunicazione non è altro che un’estensione del corpo umano e delle sue capacità sensoriali, McLuhan afferma che quando si studia la comunicazione non si deve prestare attenzione soltanto ai contenuti veicolati [...] ma si devono considerare anche e soprattutto tutte le conseguenze, i presupposti e gli antefatti in cui la comunicazione si svolge” (cfr. Abruzzese-Mancini, 2008, pp. 241-242).

Politici e giustizia

TerniLo scorso sabato 27 dicembre il Corriere dell’Umbria, cronaca di Terni, pubblicava, a pagina 36 (edizione cartacea), un articolo dal seguente titolo: “Politici e magistrati ai ferri corti”; mentre nel trafiletto in prima pagina “Terni Allarme mafia”, vi era scritto “Il monito lanciato dal pm Massini sul pericolo di infiltrazioni mafiose non è caduto nel vuoto e ha scatenato un putiferio nel mondo politico”.


Non è tutto, perché da quanto si apprende da Il Messaggero (Umbria) di domenica 28 dicembre (edizione online), in un articolo dal titolo “Mafia Capitale: indagini sugli affari di Mancini e Buzzi a Terni”, “Il procuratore capo del tribunale di Terni Cesare Martellino ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato, sugli affari ternani di due indagati eccellenti dell’inchiesta romana”. Sempre a tal proposito vedasi anche l’articolo del 29 dicembre pubblicato dal Corriere dell’Umbria (edizione online) dal titolo “Mafia Capitale, blitz di finanza e forestale: sequestri in città”.


Ebbene, credo di poter affermare che il ragionamento della dott.ssa Elisabetta Massini non è poi così distante da quello che ho avuto modo di scrivere su questo blog quasi tre anni fa (21.3.2012) riguardo “La corruzione nelle piccole realtà locali”. In quell'occasione esternai un mio punto di vista generico per quanto riguarda i soggetti, ma realistico per quanto riguarda l’oggetto, cioè la corruzione e tutto ciò che la caratterizza e avvolge. In quel breve testo, tra l’altro, scrissi: “Appalti che a volte, per fuorviare i più, anziché concederli a ditte del posto, se ne cercano delle compiacenti fuori sede, vicine, spesso, a certe organizzazioni”. Certo, sociologicamente parlando, i tempi mutano, e dunque oggi non sempre è necessario cercare soggetti compiacenti fuori sede.


BUON ANNO 2015


Multa a Samsung Italia

Un milione di multa a Samsung Italia per pratica commerciale scorretta inflitta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato censurando il modo con cui è stata presentata al pubblico una delle principali caratteristiche di Smartphone e Tablet. In particolare si tratta delle informazioni fornite in merito alla memoria “ROM” degli smartphone e dei Tablet poiché la capacità realmente disponibile per i consumatori è significativamente inferiore a quella indicata dall'impresa. L’Antitrust ha dunque giudicato tale pratica “contraria alla diligenza professionale e idonea, mediante la diffusione di informazioni fuorvianti e l’omissione di informazioni rilevanti, a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio”. La stessa Autorità ne ha vietato perciò la diffusione o continuazione, stabilendo che Samsung Italia comunichi entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida. Segue il provvedimento.


Accesso atti

LeggeAnche se non riguarda direttamente l’attività degli investigatori privati, la sentenza del Consiglio di Stato qui di seguito allegata tratta un tema che può ugualmente interessare anche quella stessa categoria professionale poiché l’argomento in esame attiene al concetto del giusto equilibrio degli interessi contrapposti in materia, nel caso specifico, di accesso agli atti prodotti o solo tenuti dalla Pubblica Amministrazione. In buona sostanza quando si parla del “corretto bilanciamento fra i contrapposti diritti costituzionalmente garantiti alla tutela dei propri interessi giuridici”, ecco che ci si riferisce non solo a quanto disposto dall'articolo 24 della Costituzione (Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento), ma evidentemente anche a quanto previsto dall'articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Diritto a un equo processo). Pertanto un’attenta analisi del testo allegato può aiutare a comprendere meglio come agire, ed eventualmente se è opportuno farlo, nella fase di raccolta delle informazioni da parte di privati (seppur regolarmente autorizzati) necessarie per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria (cfr. Consiglio di Stato, Sezione VI, Sentenza n. 863/2014).