venerdì 16 dicembre 2016

Il Governo e la Costituzione

Vista e discussa sbrigativamente, si usa dire che il nuovo Governo che si appresterà a giurare sarà il cosiddetto “quarto” non eletto dal Popolo sovrano. A partire dunque dalle dimissioni di Berlusconi (2011), si sono susseguiti: Monti, Letta, Renzi, Gentiloni (salvo imprevisti). Ebbene, se invece la questione si affronta dal punto di vista prettamente costituzionale, così come dovrebbe essere, ci si accorge che tale assunto (Governo non eletto dal Popolo) è un qualcosa che non trova riscontro nella Costituzione della Repubblica Italiana.
In sintesi, quattro punti: 1) l’articolo 1, comma 2 della Costituzione stabilisce che «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione», nel senso che tali forme e limiti stanno a significare che i cittadini, con le elezioni, non eleggono i governi, bensì i membri del Parlamento; 2) l’articolo 67 della Costituzione stabilisce inoltre che «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato», questo sta a significare il discutibile ma legittimo saltellio di alcuni parlamentari da un gruppo politico ad altro; 3) l’articolo 92 comma 2 della Costituzione stabilisce che «Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri», letto in combinato disposto con quanto prima scritto, tradotto, significa che in Italia non è mai esistito governo alcuno eletto direttamente dai cittadini, poiché, appena dopo le consultazioni elettorali (oppure una crisi di governo) è dovere del Presidente della Repubblica, uditi i rappresentanti dei gruppi parlamentari, cioè l’espressione della volontà popolare, individuare il soggetto a cui proporre la formazione di un governo che possa raccogliere la fiducia della maggioranza dei parlamentari; 4) infine, tanto per sfatare un altro errato luogo comune, sempre con specifico riferimento a quanto finora illustrato, il termine premier (ad indicare il capo del governo), tanto utilizzato negli ultimi anni, è usato in maniera discutibile poiché a differenza di altri paesi dove il medesimo è scelto direttamente dai cittadini, in Italia, come sopra ricordato, il cittadino non elegge direttamente né il Presidente del Consiglio, né il Presidente della Repubblica.